- Entra,
entra Jean-Luc. –
- Posso ? –
chiede educatamente il mio giovane collaboratore.
- Certo che
puoi entrare. Aspettandoti ho aperto la pagina elettronica del “Corriere della
Sera” … un quotidiano italiano … un po’ come “le Monde” ma meno difficile da leggere. Forse più vicino a “le Figaro”. Da noi è considerato il giornale della
borghesia moderata, liberale. Ma la maniera di presentare le notizie
cambia radicalmente rispetto alla carta stampata: sulla sinistra gli articoli da
prima pagina e le notizie, sulla destra le idiozie da giornali scandalistici.
Vieni, che ti faccio vedere. –
Si mette
dietro di me e gli faccio scorrere le notizie.
- Capisci
quello che c’è scritto? –
- Sì, quasi
tutto … m’aiuto con lo spagnolo. –
Sulla
sinistra dello schermo appaiono i seguenti titoli: il ceto medio tartassato dalle tasse,
l’ex-sindaco anti-camorra arrestato dall’anti-mafia, la Campania inquinata
all'inverosimile, il figlio di Bossi inquisito a Tirana per le lauree comprate,
i cinesi di Prato sfruttati e bruciati …
Nel lato
opposto invece ci sono informazioni scandalistiche: Ranieri che fa gli svarioni
quando parla in francese, Lady Gaga vestita come in un fumetto, il push-up
compie vent’anni, Julianne Moore dichiara che sul set fa paura ma che a casa è
normale, la Hunziker fa lo shopping scatenanto con la mamma e la piccola Sole,
Carolina Crescentini sfida il gelo per amore, Kardashian senza veli nel video
di West …
- Ma chi li
conosce, questi qua? … andiamo a vedere
se “le Monde” è organizzato nella
stessa maniera? – propongo io.
Il giornale
francese non delude, anche nella sua versione elettronica è sobrio e misurato.
Ben fatto! Dentro di me non nascondo un certo disappunto per la differenza di
stile.
Jean-Luc
percepisce la ferita al mio orgoglio nazionale e dice, forse per lenire la mia
frustrazione:
- Ci sono
tante brutte notizie in questo momento in Italia che forse si cerca d’essere un
po’ più leggeri! –
Sorrido.
- Grazie,
Jean-Luc … farai carriera … il problema è che in Italia siamo da sempre
leggeri! –
- Forse
questo fa il vostro charme? –
Guardo il
giovane.
- Ah, adesso
ho capito! Siamo alla fine dell’anno e mi stai lisciando per avere un
aumento! … sei un vero voyou
(teppistello, nota del traduttore)! –
- Ma no … -
- Ti sto
prendendo solo in giro. –
Mi alzo,
giro intorno alla scrivania e mi siedo di fronte al tavolo delle riunioni.
- Dai, parliamo
un po’ di lavoro … e che diamine! Ci pagano, pure! –
… … … …
La riunione …
le riunioni sono finite … la giornata anche … fuori fa buio. Esco dal mio
ufficio per prendermi un caffè ma mi accorgo che il corridoio è vuoto e che le
porte di tutti gli uffici sono chiuse. Rientro e guardo l’orologio appeso alla
parete: le otto e dieci.
Non è più l’ora
del caffè ma quella di tornare a casa.
… … … …
Ingoio l’ultimo
boccone di pizza e scruto lo schermo del mio computer di casa.
Sono sul sito del Corriere della Sera. Sulla sinistra del foglio: ancora delle
polemiche sul tragico incendio che a Prato ha procurato la morte dei lavoratori
cinesi.
Che strano
paese è il nostro! E’ piccolo ma ha le contraddizioni del mondo intero. Ci
consideriamo la settima potenza industriale mondiale ma abbiamo gli stessi
fenomeni di sfruttamento che si riscontrano in paesi infinitamente più poveri.
Da sempre
tutti in Italia sanno quello che accade a Prato ma c’è voluta una tragedia per
parlarne.
Non è un mistero che in Italia ci siano sacche di sottosviluppo ma si fa finta di niente fino a quando non accadrà qualcosa che c'impedirà d’ignorarlo. Sarebbe sufficiente farsi un giro in Campania.
Guardo la
parte destra del foglio elettronico.
-
Kardashian? … ma chi è costei? -