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venerdì 27 dicembre 2013

The Black Swan Event


Sono seduto in attesa d'imbarcarmi sul volo per Catania.
Finalmente qualche giorno nella mia terra, lontano da una realtà che mi ha adottato ed in cui, in maniera più o meno irrequieta, vivo in attesa d'una fuga che non arriverà mai!
Forse per mancanza di coraggio.
L'importante, mi dico, è esserne coscienti.
Osservo, non lontano da me, un'anziana coppia in attesa dell'imbarco. Devono salire sul mio stesso volo.
Sembrano arrivare da una iconografia della Sicilia di cinquant'anni fa quando gli uomini calzavano sul capo la coppola e le donne vestivano in nero per celebrare dei lutti che dovevano durare dieci anni cadauno. In pratica portavano il doglio che durava tutta la vita.
Le ricordo bene. Anche in estate durante i giorni di canicola, indossavano calze nere e camicette che coprivano rigorosamente le braccia.
Associate a quelle immagini ve ne sono altre.
Per esempio le porte delle case dei più umili del paese tappezzate da cartoncini funerari ingialliti dal tempo. Sopra vi era scritto: per il mio caro fratello, per il mio amato padre, per la mia affezionata figlia, per la mia adorata madre ... quasi che fossero dei trofei!
Sembrava che la malasorte d'avere dei morti in famiglia fosse un vanto, come se si fosse alla ricerca del compatimento degli altri.
A quell'epoca una delle diatribe generazionali che vivacizzavano le discussioni nei ginecei erano la durata del "nero". Un anno, sei mesi o meno ancora?
Le ortodosse oltranziste, per lo più le anziane, predicavano il lutto portato per dei lustri o finanche per dei decenni e qualificavano come donnacce coloro che facevano meno. Chi invece raccomandava dei periodi più corti tacciava le avversarie come retrograde ed ostili al progresso. Tutte comunque, indistintamente, erano favorevoli a portare il lutto per un certo tempo.
Lasciai la Sicilia ancora giovane e persi quella fase della controversia che ha consentito il definitivo abbandono del lutto in "nero". Forse la disputa è finita semplicemente perché le oltranziste sono morte. Adesso è meno frequente che le donne esteriorizzino il dolore coprendosi di nero. Ed è meglio così.
Guardo ancora la vecchia in attesa dell'imbarco e sorrido. La sua presenza mi ha proiettato indietro nel tempo facendo riemergere ricordi che non pensavo ancora d'avere.
Basta niente per viaggiare nel tempo! ... si è molto più veloci della velocità della luce. Quando nascerà il fisico che sia capace di racchiudere in una formula la velocità della mente!
Guardo dentro la mia borsa da viaggio ed estraggo un giornale economico britannico. Dentro c'è un articolo uscito diversi giorni fa che parla d'uno scenario economico catastrofico che s'ipotizza possa investire la Francia a partire dall'anno prossimo. La causa di quegli eventi nefasti è riconducibile alla politica attendista di Hollande.
In effetti il pezzo si rifà ad una teoria elaborata nel 2007 da un signore libanese di nome Nassim Nicholas Taleb: la "Black Swan Event" (l'evento del cigno nero; nota del traduttore).
Una specie di teoria sulla "sfiga".
Si definisce un evento catastrofico (sfigato) quando è possibile effettuare tre osservazioni: che si tratti di un accadimento speciale, fuori dalle normali aspettative poiché ha pochi casi similari manifestati nel passato; che il suo impatto sia estremo e sconvolgente; che a posteriori sia definito spiegabile e prevedibile. Insomma se un fatto rispetta tre condizioni  come la rarità, l'estremo "impatto" e la retrospettiva prevedibilità si tratta di un evento del Cigno Nero.
Perché del Cigno Nero?
... eppoi m'accusano di scrivere dei post troppo lunghi?
Perché si fa riferimento alla credenza, consolidata per secoli, che non fosse possibile neanche ipotizzare l'esistenza d'un cigno dalle penne nere. Ma un esploratore olandese ne scoprì uno in Australia nel diciassettesimo secolo stravolgendo tutte le teorie sui cigni.
Cosa può essere classificato un evento del Cigno Nero? L'attacco alle Torre Gemelle, la prima guerra mondiale, lo tsunami del 2011 ed il disastro di Fukushima ... e così via.
Tutti accadimenti che se qualcuno li avesse evocati in anticipo sarebbe stato tacciato d'essere menagramo o portatore di sfiga.
Per esempio, come reagirebbe la popolazione campana che abita sulle pendici del Vesuvio se gli si dicesse che le loro case sono destinate ad essere distrutte? Come minimo accuserebbero chi li previene che è portatore di malocchio.
Chiamano il mio volo.
Mi alzo e mi metto in coda dietro all'anziana coppia che sembra uscita dalla "Cavalleria Rusticana".
Non so quante centinaia ore di volo ho alle mie spalle ma salire su un aereo mi dà sempre una certa apprensione.
Spero tanto che oggi il Cigno Nero continui a nuotare ancora sul suo laghetto e che non decida di spiegare le ali per librarsi nel cielo.