- Pronto. –
- Ciao papà,
sono Italo. –
- Ciao, sto
mangiando. –
- Ah, scusa,
se vuoi ti chiamo più tardi? – so il fastidio che prova quando è disturbato
durante il pranzo. Quand'ero ragazzo, se qualcuno telefonava nelle ore dei
pasti erano tragedie.
- No, va
bene ho quasi finito … e poi non ho molta fame. –
- Come
stanno i miei fratelli? –
- Bene. Non
li vedo quasi mai … se non si fanno vedere, vuol dire che stanno bene. –
- Papà,
smettila d’essere acido … saranno occupati … il lavoro, i ragazzi. –
- Sarà … -
mi dice lui conciliante.
Cambio
discorso.
- Come va in
Italia? –
- State
perdendo tempo. –
- Chi? –
- Voi, la
vostra generazione … io il mio tempo l’ho già avuto, mi resta poco. –
- Di cosa
parli? –
- Di tutta
l’energia ed il tempo che state spendendo per stare appresso all'uomo di
Arcore. Avete dei problemi gravi, difficili da risolvere e vi focalizzate
ancora su un uomo che disperatamente sta cercando di salvare quello che ha
costruito nella vita. Vuole proteggere la sua famiglia. E’ solo un uomo
disperato che non ha più niente da perdere ed che è pronto a mobilizzare una
nazione per salvaguardare i suoi interessi. Voi invece dovete salvare le vostre famiglie non
quella di Berlusconi! –
- Alcuni
italiani credono che gl’interessi coincidono. –
- Ma quelli
sono dei pecoroni che seguono il capobranco senza avere alcuna possibilità
d’osservare al di là del suo sedere. –
- Il sedere
di chi? –
- Del
capobranco. –
- Cosa si
dovrebbe fare, allora? –
- Lavorare,
investire su se stessi e smetterla
d’ascoltare i capopopolo che non sanno cosa dicono. Avete bisogno di
selezionare persone serie che capiscono che viviamo in paese semi-distrutto e che c’è
bisogno di puntellare prima che tutto si trasformi in macerie. Avreste bisogno
d’un de Gasperi … od ancora meglio d’un de Gaulle. –
- Papà, i
padri della patria non mi piacciono. Sono pericolosi, possono prendere la mano.
–
- Certo, è
un rischio … ma tu cosa proponi? –
Non so cosa
proporre.
- Mi limito
a pensare ai miei figli.- rispondo - Cerco di dargli gli strumenti etici ed conoscitivi
che li aiutino ad affrontare questo mondo. Comunque sono d’accordo con te:
siamo concentrati sui nostri problemi domestici e non ci accorgiamo che stiamo
entrando in un nuovo Medio Evo e con noi anche gli altri europei troppo assorti
nelle loro beghe. Stiamo rivivendo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente! Ed i barbari sono
alle porte pronti ad invaderci. –
- Come stai?
–
- Bene,
perché? –
- Perché
cominci a parlare come me. Usi frasi ad effetto ... e come vanno i miei nipoti? –
- Bene,
papà, bene … ormai sono degli adulti … stanno entrando nel mondo. –
- Trattateli
bene i miei nipoti, io gli voglio bene … sono bravi ragazzi, anche se s’imbrattano
la pelle e si bucano dappertutto! –
Sorrido e
penso ai miei figli che nascondo i tatuaggi al loro nonno.
- Anche noi gli
vogliamo bene, papà … -