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lunedì 2 dicembre 2013

Il Medio Evo prossimo venturo

- Pronto. –
- Ciao papà, sono Italo. –
- Ciao, sto mangiando. –
- Ah, scusa, se vuoi ti chiamo più tardi? – so il fastidio che prova quando è disturbato durante il pranzo. Quand'ero ragazzo, se qualcuno telefonava nelle ore dei pasti erano tragedie.
- No, va bene ho quasi finito … e poi non ho molta fame. –
- Come stanno i miei fratelli? –
- Bene. Non li vedo quasi mai … se non si fanno vedere, vuol dire che stanno bene. –
- Papà, smettila d’essere acido … saranno occupati … il lavoro, i ragazzi. –
- Sarà … - mi dice lui conciliante.
Cambio discorso.
- Come va in Italia? –
- State perdendo tempo. –
- Chi? –
- Voi, la vostra generazione … io il mio tempo l’ho già avuto, mi resta poco. –
- Di cosa parli? –
- Di tutta l’energia ed il tempo che state spendendo per stare appresso all'uomo di Arcore. Avete dei problemi gravi, difficili da risolvere e vi focalizzate ancora su un uomo che disperatamente sta cercando di salvare quello che ha costruito nella vita. Vuole proteggere la sua famiglia. E’ solo un uomo disperato che non ha più niente da perdere ed che è pronto a mobilizzare una nazione per salvaguardare i suoi interessi. Voi invece dovete salvare le vostre famiglie non quella di Berlusconi! –
- Alcuni italiani credono che gl’interessi coincidono. –
- Ma quelli sono dei pecoroni che seguono il capobranco senza avere alcuna possibilità d’osservare al di là del suo sedere. –
- Il sedere di chi? –
- Del capobranco. –
- Cosa si dovrebbe fare, allora? –
- Lavorare, investire su se stessi  e smetterla d’ascoltare i capopopolo che non sanno cosa dicono. Avete bisogno di selezionare persone serie che capiscono che viviamo in paese semi-distrutto e che c’è bisogno di puntellare prima che tutto si trasformi in macerie. Avreste bisogno d’un de Gasperi … od ancora meglio d’un de Gaulle. –
- Papà, i padri della patria non mi piacciono. Sono pericolosi, possono prendere la mano. –
- Certo, è un rischio … ma tu cosa proponi? –
Non so cosa proporre.
- Mi limito a pensare ai miei figli.- rispondo - Cerco di dargli gli strumenti etici ed conoscitivi che li aiutino ad affrontare questo mondo. Comunque sono d’accordo con te: siamo concentrati sui nostri problemi domestici e non ci accorgiamo che stiamo entrando in un nuovo Medio Evo e con noi anche gli altri europei troppo assorti nelle loro beghe. Stiamo rivivendo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente! Ed i barbari sono alle porte pronti ad invaderci. –
- Come stai? –
- Bene, perché? –
- Perché cominci a parlare come me. Usi frasi ad effetto ... e come vanno i miei nipoti? –
- Bene, papà, bene … ormai sono degli adulti … stanno entrando nel mondo. –
- Trattateli bene i miei nipoti, io gli voglio bene … sono bravi ragazzi, anche se s’imbrattano la pelle e si bucano dappertutto! –
Sorrido e penso ai miei figli che nascondo i tatuaggi al loro nonno.
- Anche noi gli vogliamo bene, papà … -