- Come stai ? – mi domanda guardandomi come se fossi un ammalato terminale.
- Come
vuoi che stia? … in verità non te lo so dire. Forse un po’ vuoto. –
- Piano
piano assorbirai il colpo. E' passato appena qualche giorno da quando t'ho
informato! Tu non sai quanto mi dispiace che sia stato proprio io a dirti che Veronique
partecipava ai Eyes Wide Shut! Mi sarei sentito un verme se te l’avessi taciuto. Ne
parlai con Jacqueline la sera stessa dell’orgia mascherata e lei mi consigliò
di non dirti niente … erano affari vostri, disse. –
- Ma
Veronique non s’accorse che voi partecipavate alla festa? … in più lei e
Jacqueline sono molto amiche. –
- Beh sai,
quando si va in questi … eventi … si è in parecchi e Veronique s’appartò con un
gruppo diverso dal nostro! –
- Insomma
faceva parte di un altro workshop
(officina, laboratorio, termine usato nelle aziende per indicare gruppi di
lavoro; nota del traduttore)! –
- Beh sì,
diciamo così! –
Aspettiamo
che il cameriere arrivi. Ne vedo uno che s’avvicina. Alzo la mano per indicare
che siamo pronti.
- Un pavé de rumsteack sauce au poivre … et des frites … a point, s’il
vous plait (una bistecca alta di scamone al pepe verde con patatine fritte,
cottura normale, per favore; nota del traduttore). – ordino.
- Ma tu
non facevi la dieta? – chiede Giovanni.
- Oggi ho
fame. – taglio corto.
Restiamo
in silenzio per un po’.
- Italo
sai … ho avuto un’idea! Ma sono titubante e non so se posso parlarne! – mi dice
all’improvviso.
Lo guardo
perplesso.
- Spara. –
- Ecco …
vedi … ho pensato che se anche tu attraversassi il Rubicone … forse ti farebbe
bene! –
- Ma di
cosa parli? –
- Di
diventare anche tu libertino. –
- Ma sei
scemo! –
- Me l’aspettavo
… -
- Eh certo
che devi aspettartelo! Cosa vuoi fare? Delle
orgette in famiglia? … ci trombiamo le rispettive compagne? –
- Scusa,
ho pensato che ti facesse bene … magari scarichi un po’ di stress e ti
riconcili con Veronique! –
- Ma per
favore! – e lo guardo come se fosse un demente.
Il silenzio
cala di nuovo fra di noi. Ci portano i rispettivi piatti.
La carne
si taglia come se fosse di burro. La mastico con gusto e come per miracolo mi
sento di buon umore.
- C’è una
ragione precisa inoltre per non poter diventare libertino! – dico mentre pesco
con le dita una patatina.
- Sei
impotente! – domanda Giovanni.
- Non
tecnicamente, ma quasi! –
- Non
capisco. –
- Soffro
dell’ansia della prestazione! Ciò condiziona le mie erezioni! Ho già questo
problema quando sono solo con una donna, figurati quando sono insieme ad altri
sconosciuti! –
- Mi
dispiace … hai provato con il viagra? –
Scuoto la
testa.
- Non c’è
niente da fare … è psicologico! –
- Ma
allora, hai difficoltà ad avere rapporti! –
- Certo,
te lo sto confessando! Non ne ho da diversi anni! –
- Quindi
come fai? … sei un onanista? –
- Neanche.
–
- Come
neanche? –
- Ho l’ansia
della prestazione anche con me stesso! –
- Ma
allora è grave! Devi farti vedere … adesso capisco Veronique! –
- Certo
poverina … t’assicuro è meglio così … per tutti … sì, dopo ciò che è avvenuto
mi farò vedere da uno specialista -
Sospiro
mentre faccio la scarpetta.
Vorrei
scoppiare dal ridere.