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sabato 15 febbraio 2014

Ancora su Billo


Sono a Milano, week end meneghino!
E' venerdì sera ... fino ad un anno fa mio padre aspettava che io arrivassi prima di coricarsi. Adesso quando arrivo lo trovo già a letto, sveglio ma a letto.
Quando apro la porta dell'appartamento in cui vive sento l'odore del luogo dove ho vissuto per tanti anni. Ne sono uscito definitivamente quasi quarant'anni fa ma nulla sembra cambiato.
M'accoglie il cane Billo, il bassotto tedesco testardo come gli abitanti del paese da cui è originario. Mi danza attorno ed abbaia spaccandomi i timpani.
- Buono, buono ... stai zitto! -
- Zitto cretino! - tuona mio padre dalla sua camera.
Billo s'azzittisce ... mio padre ha i suoi modi per comunicare col cane e mi chiedo se abbia mai usato gli stessi con i tedeschi.
Mi piego sulle ginocchia ed accarezzo l'animale che nel frattempo s'è messo a zampe a l'aria ed attende che gli gratti la pancia. Quando credo che sia soddisfatto mi alzo ma lui accenna a brontolare e prima che si prenda un altro "cretino" lo gratto dietro le orecchie. So di renderlo felice e come previsto assume un'aria soddisfatta confermata dal frenetico sbattere della coda.
- Italo, sei arrivato? - mi chiede mio padre dalla sua camera.
- Sì, papà, sono arrivato. -
Smetto di grattare Billo, che mi guarda deluso.
Col dito faccio il segno di far silenzio.
- Shhh, zitto cretino! - gli sussurro accarezzandogli la testa. Uso la parola magica di mio padre perché penso che abbia un'effetto calmante su Billo.
Ed in effetti il cane si quieta e mi segue nel corridoio.
Entro in camera e mio padre accende la luce del comodino mentre il cane salta sul letto.
Mi avvicino e ci baciamo sulle guance.
- Stai giù, papà, non è necessario che ti alzi. -
Ha la barba incolta da almeno due giorni.
- Ti stai trascurando. - gli faccio notare.
Sbuffa.
- Come va a te? - mi domanda.
- Ca va! -
- Cosa fai? Mi diventi francese? -
- Non sia mai! - sorrido.
- Come va quel cretino d'Hollande? - se sapesse quanti francesi condividono la sua idea.
- Bene, s'è fatto comprare una Vespa presidenziale! -
- Quanto sono fessi gli uomini con le loro storie di sesso! E quanto tempo perdono a causa d'esso. Se sapessero quanto tempo si guadagna quando s'arriva all'età della pace dei sensi! -
- Sì, però a te piacciono la Boldrini e la Tymoshenko! -
- Ma che c'entra! Rendere omaggio a delle belle donne non vuol dire per forza nutrire dei desideri sessuali! -
Questa è bella! Devo parlarne col mio amico Giovanni ...
- Tuo fratello mi ha detto che scrivi un articolo al giorno su internet. - mi dice poi - Ma che fai? Ma che scrivi? -
- Di tutto papà ... me lo chiedi ogni volta ... scrivo degli esseri umani ... scrivo ... sono come Diogene ... cerco l'uomo! -
- Cerchi l'uomo? ... eccolo! - con un gesto indica se stesso come si trattasse del corpo d'un altro - E' solo un essere presuntuoso e vanitoso ed alla fine si riduce ad un mucchio di carne e d'ossa vecchie ... ecce homo! -
Lo guardo. Cosa gli rispondo? Niente, qualsiasi cosa sarebbe solo banale.
- Domani, ti porto fuori ed andiamo a mangiare la pizza, papà ... però ti voglio rasato. -
- Va bene. - sussurra.
Mentre lo bacio sulla fronte noto che ha gli occhi umidi.
- Ciao papà, buona notte. -
- Buona notte, figlio. -
Spegne la luce, esco dalla stanza e dietro di me sento trottare Billo.