- Allora
Giovanni, come va con Jacqueline ? –
Siamo in un bar
seduti e facciamo la nostra pausa pranzo. Per essere più precisi, lui
pranza ed io sgranocchio una mela.
- Bene. –
dice lui portandosi alla bocca una forchettata di spaghetti scotti.
- Ma come
fai a mangiare gli spaghetti ed il pollo arrosto nello stesso tempo! –
- Ma che palle!
Non siamo mica in Italia! Lasciami mangiare e pensa alla tua mela! … piuttosto,
ne vuoi? – mi dice porgendomi il suo piatto.
- Non
accetto provocazioni! … hai fatto la pace con Jacqueline? –
- Certo, che
ho fatto la pace … in verità non ho mai litigato con lei! –
- Ah sì? Ed
allora perché sei venuto a dormire sul mio divano? –
- Perché non
mi aspettavo vederla amoreggiare con un altro uomo! –
- Chiamalo
amoreggiare! … gli stava facendo una pippa! – mordo la mela e mastico a lungo
così d’attenuare la sensazione della fame.
- Sei un
retrogrado! –
- Ah, questa
è bella! –
Giovanni
sospende la scarnificazione della coscia di pollo.
- Bisogna
rassegnarsi alla realtà … rispettare le nostre vere nature ... siamo dei libertini ... per questo abbiamo deciso d’andare più avanti. – mi
dice indirizzandomi un sorrisino malizioso.
- “Abbiamo deciso d’andare più avanti”,
cosa vuol dire? –
- Fare nuove esperienze, conoscere ... abbiamo fatto del triolisme! –
- Del trio … che? –
- Triolisme! Far l’amore in tre! –
Riduco
ancora di più la velocità della masticazione. Questa poi!
- Ah sì? E
l’avete fatto veramente? –
- Certo!
Ieri sera con un transessuale … con due tette come due meloni! –
- Ma non mi
dire! … vi è andato in fumo il cervello? –
- Me l’ha
proposto Jacqueline. Mi ha detto che facendolo con un transessuale sarei stato
meno traumatizzato che vedendola con un uomo. –
- Caspita,
siete degli psicologi … complimenti! Come si chiama? Menage à trois? –
- No, si chiama triolisme. Ma il nostro obiettivo è
d’arrivare a fare dello scambio di coppia, l’echangisme!
– precisa Giovanni.
Ormai della
mela c’è rimasto ben poco, quasi il torsolo.
- Capisco,
un obiettivo ambizioso! –
Ma Giovanni
sembra non cogliere la mia ironia.
- Prima
d’arrivarci però bisogna che si faccia un’esperienza con un’altra donna. Poi
passeremo al melangisme! –
- Dio mio!
Giovanni, cos'è ‘sto melangisme? –
chiedo e poi, vedendo passare la cameriera – Une
salade de fruits, s’il vous plaît! –
- E’ come l’echangisme ma senza penetrazione. –
- Senza
penetrare, che cosa? La vagina? -
- La vagina.
Immagino. –
- Immagini o
sei sicuro? Ti vedo impreparato. Informati
bene altrimenti mi farai la solita figura dell’italiano ignorante. –
vorrei ridere ma mi trattengo.
Giovanni
prende l’osso del pollo ed incomincia a rosicchiarlo. Forse con due mani gli
sembra più chic!
- Una cosa
che Jacqueline non vuole che facciamo è il cote-à-cote.
– dice.
- Mi sembra
giusto. Ma cos’è? –
- Come l’echangisme ma ognuno in camere separate.
–
- Son
d’accordo con Jacqueline: il cote-à-cote,
no! – questa volta rido ma Giovanni sembra ignorarmi mentre completa la pulizia della coscia del pollo.
- Tutto ciò
è proprio francese! - osservo - … fanno entrare Cartesio anche dentro le coperte. Hanno bisogno
di catalogare, definire, precisare ed entrare nel dettaglio in tutto! Noi
italiani siamo dei veri semplicioni! Per noi esiste giusto la trombata! … mio
caro Giovanni, tu sei un vero integrato! Mangi la pasta assieme al pollo, fai il
triolisme, il melangisme … e che ne so quale altra diavoleria! –
- Ohhh Italo! Non fare il puritano, sto cercando d’essere un vero libertino! Tu lo sai che quando inizio una cosa vado fino in fondo! –
Mi portano
la macedonia di frutta ed è Giovanni che ride questa volta.
- Caspita,
vedo che l’argomento ti stimola l'appetito! Non è che sei invidioso? Ti sento
interessato sull'argomento. –
- Forse. –
sorrido ed avvicino il cucchiaio alla bocca. - … o forse è
giusto della curiosità … che ne so? … raccolgo del materiale per scrivere un
racconto. –
- Un
racconto … non ci metterai niente che
possa ricondurre a me e ad Jacqueline, spero? –
- Certo che
no! … fidati. -
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