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martedì 14 gennaio 2014

La Comédie-Française

Lui
Lei
L'altra












Arrivo presto in ufficio per sfogliare il giornale.
Malgrado tutti i guai che attanagliano il mondo la notizia a cui si da più risalto qui in Francia è quella relativa alle vicende sessuali del presidente ed alle conseguenti corna della prima donna cisalpina, madame Trierweiler.
Personalmente non me ne frega niente ed il primo commento che faccio riguarda il buon gusto dei presidenti francesi. Riescono a contornarsi sempre da belle donne, non necessariamente dall'aspetto volgare!
Poi, mi pongo la domanda: ma dove diavolo trova il tempo, con tutti i casini che ha il presidente della Francia, di farsi una amante? Penso che questo sia il quesito di molti francesi!
In effetti sarebbe dovuto essere l'interrogativo che gl'italiani avrebbero dovuto porsi quando furono raggiunti dalle notizie sulle innumerevoli copulazioni di cui era capace il Berlusca. Questa ossessiva attenzione (alimentata da parecchi giornali anche della sinistra) è stata la causa della grave disattenzione dell'Italia che s'è concentrata sul glande del suo primo ministro piuttosto che sul baratro in cui stava precipitando.
No, non penso che i francesi si facciano distrarre da tali vicende e personalmente glielo auguro: non seguite l'esempio degli italiani!
In Francia, il sesso, le storie di corna e di tradimenti non condizionano i giudizi. E' una nazione che sulle corna ha saputo dare il meglio di sé producendo dei capolavori letterari (madame Bovary) e una produzione teatrale unica al mondo (le commedie di Feydeau ed alcuni pezzi di Moliere, gran cornuto lui stesso, come La scuola delle mogli ed Il Don Giovanni). Anche la storia politica ha conosciuto dei riferimenti costanti nelle vicende di talamo fra i suoi protagonisti (le amanti dei re/imperatori e quelli delle regine. A proposito, vi ricordate dei tre moschettieri che dovevano salvare l'onore della regina che aveva una tresca con il duca di Buckingham?).
Quindi, spero proprio che le esuberanze di Hollande, in quanto tali non sollevinono molto scalpore. Anche i suoi predecessori (Mitterand, Giscard d'Estaing, Chiraq) non sfigurano nella galleria dei galli cisalpini.
A proposito ... che Dominique Strauss Kahn fosse vivace e trombasse anche le serrature delle porte lo sapeva tutta la Francia! Peccato che si sia fatto beccare negli Stati Uniti puritani prima delle elezioni presidenziali francesi! Se fosse stato eletto forse, durante un summit, per placare la sua proverbiale esuberanza, si sarebbe fatto piacere anche Angela Merkel e l'Europa sarebbe stata più unita.
Non tutto il sesso vien per nuocere!
Poiché sono molto diffidente nei confronti degli uomini di potere, sono quindi, lo confesso, non molto tenero nei riguardi delle donne che si fanno affascinare da quest'ultimi. Non per ragioni morali in quanto, pur provenendo da una famiglia d'origini borghesi sono refrattario ai suoi moralismi, ma per ragioni evolutive.
Infatti le componenti del gentil sesso che sono attirate dai capi sono banali ed involutive poiché sono le dirette discendenti delle donne che aspiravano a farsi fecondare solo dal capobranco (quando l'uomo si decise di prendere la posizione eretta). L'evoluzione dell'umanità è cominciata dal momento che le femmine hanno deciso d'accoppiarsi non solamente col maschio dominante ma anche con gli altri chiedendo a quest'ultimi di proteggerle e di fornire il nutrimento.
Almeno, fino quando dovevano svezzare la prole.
E' a partire da quella decisione che il genere umano ha cominciato ad essere più numeroso ed ha occupato tutte le terre del globo poiché il moltiplicarsi degli accoppiamenti  ne ha comportato il crescente aumento. Quindi sono state le donne, che hanno deciso di fare coppia con i non dominanti, che hanno determinato le sorti dell'umanità. Se le femmine dell'uomo si fossero limitate ad accoppiarsi solo col capobranco noi saremmo solo una varietà di scimmie. Per questo io riconosco alle donne che non disdegnano l'accoppiamento coll'uomo "dominato" il merito di far evolvere l'umanità.
Mi dispiace per lei, madame Trierweiler, per la subitanea depressione che l'ha condotta ad essere ricoverata in un ospedale parigino ma occupare il posto di prima donna di Francia, comporta una certa tempra e capacità di resistenza nei confronti d'avversarie più giovani e forse più avvenenti.
Inoltre, l'immagine di lei bisognosa di sali per riprendersi da scossoni sentimentali, come nella più becera tradizione ottocentesca, è poco convincente poiché in passato, se ben riportano tutti i suoi biografi, lei ha praticato il tradimento e, in diverse occasioni, ha giocato il ruolo de "l'altra".
Quindi, un po' di decenza ... i francesi se la meritano, parbleu!