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sabato 22 febbraio 2014

Caterina de' Medici



- Ce l'ho fatta! L'ho beccata! - dico al mio secondogenito iniziando la nostra conversazione al telefono.
- Cos'è che hai beccato, papà? -
- Una perla d'una giornalista che ormai non sa più parlare l'italiano. -
- Non sarebbe niente di nuovo ... -
- Ma questa ha qualcosa di nuovo, di fresco ... una perla che forse nasconde il vezzo di mostrare una certa familiarità con l'inglese. -
- Dimmi ... -
- Parlando di Madonna che organizzava uno spettacolo con le Pussy Riot la giornalista ha detto che la cantante introdurrà il gruppo rock nel concerto di New York.! -
- ... ... ... -
- Non ti fa ridere? -
- No. -
- Ma come! ... in italiano non si dice introdurre qualcuno ma presentare qualcuno! To introduce è inglese!-
- Papà, ma di cosa ti scandalizzi? ... da quando vivi all'estero sei divenuto un purista della lingua! -
Ci penso un po' e poi dico:
- Sì, hai ragione ... -
- Non ti sto criticando, papà ... ma qui in Italia nessuno fa più caso a queste cose ... almeno fra noi giovani! -
- Beh, è un peccato! ... perché progressivamente perderemo tutti i nostri riferimenti culturali. Certo, questo è il risultato della globalizzazione ... tutto ciò che è piccolo e marginale verrà eliminato e fagocitato dal più grosso! Lo so è inevitabile, ma perché non ritardare il processo? Perché non resistere? Io sono sicuro che i tuoi figli non capiranno una parola quando parlerò in dialetto. -
- All'inizio anch'io avevo qualche problema a seguirti ... ma adesso va meglio. Capisco molto meno i tuoi interlocutori siciliani! -
- Ma almeno, tu hai sentito tuo padre parlare in dialetto! I tuoi figli ... forse sentiranno loro nonno ... se lo vedranno! -
Adoro fare la vittima.
- Papà ... -
- Comunque tutto sparirà ... prima il dialetto, poi l'italiano ed anche la cucina regionale italiana ... non so perché ma sono più dispiaciuto per quest'ultima ... la cultura culinaria d'un paese ne è quasi l'anima. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Forse sopravviverà la pastasciutta e la pizza ... ma l'italiano qualcuno lo studierà come si fa adesso col latino ed il greco antico! -
- Che allegria! Ma che cosa hai oggi, papà? -
- Niente di particolare, ma non mi piace arrendermi senza combattere ... su questo dovremmo imparare dai francesi. Sono dei maestri nel difendere la loro cultura ed nel mostrarla come la migliore del mondo! Sono riusciti a far mettere dentro la lista del patrimonio culturale dell'Unesco la loro cucina! Ma io li prendo in giro perché dico che l'origine della loro cultura culinaria è italiana. -
- Non capisco. -
- Fu Caterina de' Medici che, quando fu data in sposa a colui che poi diventerà re di Francia, portò con sé, oltre che una cospicua dote che risanò le casse dello Stato, anche i cuochi toscani e la forchetta. Infatti i francesi mangiavano con le mani! -
- ... ed i francesi, quando dici questo che ti rispondono? -
- Incassano, perché è vero!-
- Beh, non te li fai amici ... ! -
- Dipende se ho di fronte a me degli imbecilli o meno. Comunque sappi che anche noi italiani, che tanto ci gloriamo dei nostri spaghetti, dobbiamo essere tributari di un altro popolo. -
- Di chi? -
- Gli spaghetti sembrano originari dalla Cina e furono portati in Italia da Marco Polo. Me lo ricordò un riccone coreano a Seul. Volle provocarmi, come io faccio adesso con i francesi a proposito della loro cucina! -
- ... e tu cosa gli rispondesti? -
- ... the Italians do it better! -

P.S.: Caterina de' Medici introdusse in Francia anche le mutande per le dame di corte! Tale innovazione consentì alle cortigiane d'andare di più a cavallo ...  e per questo motivo, adesso che gli equini non sono più usati per la locomozione, anche le mutande sono desuete ...